In estate Moria bruciava, ora Lipa. Il 23.12.2020 il campo Lipa nel nord-ovest della Bosnia è bruciato quasi completamente. In un colpo solo, più di 1.000 persone hanno perso il tetto sopra le loro teste, lasciandole indifese contro la neve e il freddo.
Anche prima dell’incendio, la situazione dei rifugiati in Bosnia era catastrofica: migliaia di persone hanno dovuto resistere nelle foreste e nelle rovine.
Al confine esterno croato con la Bosnia, alle persone in cerca di protezione viene negato con ogni mezzo l’accesso all’UE. La polizia di frontiera sta effettuando dei pushback in cui si ricorre sistematicamente alla violenza. Il governo tedesco sostiene questo approccio – a dicembre sono stati donati alla polizia di frontiera croata 20 veicoli per un valore di 800.000 euro.
Vucjak, Moria, Lipa – i nomi dei campi cambiano, ma quello che mostrano rimane lo stesso: l’UE conta sull’isolamento ad ogni costo!
Non lo accettiamo più! Il 30.01.2021 uniamo le forze e diciamo forte e chiaro: Vogliamo l’ammissione invece del pignoramento! Noi chiediamo:
La Svizzera e l’UE devono finalmente assumersi le proprie responsabilità. La ricostruzione di fortuna delle tende a Lipa non è una soluzione per la gente. I campi non sono una soluzione. Sono parte del problema!
Per questo motivo chiediamo una giornata di azione a livello europeo il 30 gennaio. Organizzate azioni nelle vostre città e comunità all’insegna del motto “l’accoglienza invece dell’isolamento”, portate le nostre richieste all’esterno. Lasciate tracce nelle vostre città e nei vostri villaggi e mostrate la vostra solidarietà alle persone ai confini europei. Si prega di attenersi alle misure di protezione Corona. Ora è importante essere visibili e rumorosi! Ci vediamo in strada e in rete!
Resteremo rumorosi fino a quando le frontiere esterne dell’UE non saranno più uno spazio senza legge! Perché #NoPushbackIstLegal!
Idee di azione: Mettere cartelli in luoghi della città con un messaggio chiaro, scrivere slogan per le strade, dipingere striscioni e appenderli.