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NO AL MEMORANDUM ITALIA – LIBIA

12. October 2022
Notizie

NO ALLE FRONTIERE

15 OTTOBRE 2022, ore 14-17
ROMA – FORO TRAIANO

 GIORNATA DI AZIONE INTERNAZIONALE organizzata da Abolish Frontex, Solidarietà con i rifugiati in Libia e dall’Assemblea Permanente Diritto di migrare – Diritto di restare.

Barcellona, Berlino, Berna, Bruxelles, Londra, Madrid, Milano, Napoli, Roma, Zurigo e molte altre città scenderanno in piazza per chiedere al governo italiano di porre fine a questo Memorandum illegale e vergognoso. All’estero, le proteste si terranno davanti alle ambasciate e ai consolati italiani. L’elenco di tutte le azioni è disponibile qui: https://fb.me/e/4MZ4Vkg9u

Il Memorandum viola le leggi internazionali e i diritti umani. Nel 2012, l’Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per aver praticato respingimenti di persone provenienti dalla Libia. Per aggirare questa sentenza, nel 2017 è stato firmato il Memorandum d’intesa (MoU). Da allora è stato ampiamente contestato e denunciato da Amnesty International, da altre ONG per i diritti umani, dall’UNHCR, dalle Nazioni Unite (ONU) e dalla stessa Unione Europea. I rifugiati in Libia (https://www.refugeesinlibya.org/), un gruppo di persone auto-organizzate in transito bloccate in Libia, nonostante la brutale repressione che stanno affrontando, protestano dall’ottobre 2021 contro le condizioni disumane stabilite dal MoU. Ad oggi, più di 300 persone, arrestate durante il violento sgombero dell’accampamento di protesta nel gennaio 2022,  sono ancora detenute.

Il protocollo d’intesa, MoU, regola la cooperazione tra Italia e Libia in materia di sicurezza e migrazione irregolare, e comprende il supporto tecnico e tecnologico alla cosiddetta guardia costiera libica, il completamento del sistema di controllo delle frontiere meridionali della Libia e il finanziamento dei centri di detenzione locali. È finanziato principalmente dall’UE e attuato da Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere. Parte dei finanziamenti va all’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e all’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), che forniscono una facciata umanitaria invece di adempiere al loro dovere di protezione dei rifugiati in Libia.

Ma qual è la realtà?

Il Memorandum stabilisce un’esternalizzazione radicale delle frontiere, instaurando un regime di morte alle frontiere e nei campi di concentramento libici. I numerosi rapporti (https://abolishfrontex.org/blog/2022/09/07/call-out-organise-to-stop-the-italy-libya-memorandum/) che evidenziano le atrocità commesse in Libia, finanziate da questi accordi italiani, sono ampiamente noti. Dal 2017, 50.000 persone in movimento sono state riportate in questi campi, perché intercettate e catturate dalla cosiddetta Guardia costiera libica. La Libia non è un “luogo sicuro” (https://sea-watch.org/en/asso/) per lo sbarco, eppure migliaia di persone vi vengono portate, per poi subire un ciclo infernale di arresti arbitrari ed estorsioni, tentare la fuga verso la salvezza, essere intercettati da parte della cosiddetta guardia costiera libica ed essere arrestati di nuovo. Questo ciclo comprende torture, stupri, schiavitù, fame e morte.

– Il governo italiano sta addestrando le forze di sicurezza libiche, in diretta collusione con le milizie e i trafficanti di esseri umani, con i quali fa affari più lucrosi del traffico di droga. Questa collusione è stata ripetutamente denunciata dal Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle sparizioni forzate o involontarie e da altri.

La Libia non ha mai ratificato la Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati e non riconosce nemmeno pienamente l’UNHCR. Anche le persone registrate dall’UNHCR come richiedenti protezione vengono arrestate arbitrariamente e tenute in campi di concentramento. Le Nazioni Unite e la Corte penale internazionale (CPI) hanno ripetutamente condannato i crimini contro l’umanità commessi in questi campi. 

Il 2 novembre 2022, il Memorandum d’intesa Italia-Libia sarà automaticamente rinnovato per altri 3 anni, a meno che il governo italiano o quello libico non lo annullino. La continuazione di questo memorandum consoliderà le condizioni disumane in Libia per le persone in transito.

Le cittadine e i cittadini italiani, europei e non solo siano solidali con i rifugiati in Libia e usino il loro potere per costringere l’Italia e l’UE a cancellare questo accordo disumano. I membri del Parlamento italiano difendano i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione.

L’ITALIA  ANNULLI

IMMEDIATAMENTE IL MEMORANDUM!

– Chiediamo all’UE la fine di tutti i finanziamenti e della cooperazione con la cosiddetta guardia costiera libica e con altri attori del “soccorso” libico nel Mar Mediterraneo!

– Chiediamo l’attivazione urgente di una missione europea di soccorso nel Mediterraneo!

– Chiediamo la fine della criminalizzazione dei civili che prestano soccorso, come anche delle persone in movimento!

– Chiediamo l’evacuazione delle persone in movimento verso i paesi sicuri dell’UE!

– Chiediamo la chiusura dei centri di detenzione libici!

– Chiediamo che vengano soddisfatte le richieste del Manifesto dei rifugiati in Libia!

LA LIBERTÀ DI MOVIMENTO E IL DIRITTO DI RESTARE DEVONO ESSERE DIRITTI UNIVERSALI.