La violenza, la miseria e la morte sono diventate una triste vita quotidiana alle frontiere esterne dell’UE. I rifugiati delle zone di guerra vengono picchiati, derubati e rimandati indietro. Frontex svolge un ruolo centrale in questo. La controversa guardia di frontiera e costiera europea deve ora essere ampliata, con più soldi dalla Svizzera. Il Parlamento ora vuole pagare 61 milioni all’anno per Frontex invece dei 14 milioni precedenti. Chiediamo: niente soldi per le violazioni dei diritti umani! Per il referendum occorrono 50.000 firme di persone aventi diritto di voto in Svizzera entro la fine dell’anno.
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Cos’è Frontex?
Frontex è stata fondata nel 2004. La loro area di attività è quella di supportare le autorità nazionali nella protezione delle frontiere esterne dell’UE e di Schengen. Dal 2016 è diventata una specie di super organizzazione con un budget più elevato, più personale e armi proprie. Anche i rimpatri fanno ora parte dei loro compiti.
Disprezzo sistematico per i diritti umani
Numerosi rapporti di organizzazioni della società civile e giornalisti rivelano: Le guardie costiere nazionali e le pattuglie di frontiera fermano sistematicamente i rifugiati e li lasciano indifesi al confine europeo. La ricerca in Grecia mostra come le autorità hanno distrutto i motori delle barche e lasciato i rifugiati su veicoli non manovrabili o pinne di salvataggio gonfiabili. Durante diversi di questi «respingimenti»,
Frontex si è trovata nelle vicinanze o ha addirittura fermato le barche dei profughi e le ha consegnate alla guardia costiera. Frontex utilizza anche droni per monitorare il Mar Mediterraneo e segnala i rifugiati alla guardia costiera libica, sebbene i rifugiati in Libia siano minacciati di reclusione nei campi e gravi violazioni dei diritti umani.
Il ruolo della Svizzera
In quanto Stato membro di Schengen, la Svizzera contribuisce al finanziamento di Frontex. Con l’adozione del regolamento UE sulla guardia di frontiera e costiera europea, il Parlamento ha deciso nella sessione autunnale di più che quadruplicare il contributo, passando dai 14 milioni di oggi a 61 milioni all’anno. Inoltre, in futuro più svizzeri prenderanno parte a operazioni armate. L’espansione di Frontex, senza alcuna garanzia che i diritti umani non saranno più sistematicamente violati, non può essere conciliata con i valori umanitari.