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Preoccupazioni dei comuni per la loro espressione di solidarietà

2. March 2021
Notizie

Il nuovo campo di Lesbo ospita ancora circa 7.000 persone in tende non invernali e non riscaldate, direttamente sul mare, esposte alle intemperie. Rispetto al campo di Moria, che è bruciato a settembre, le condizioni sono ulteriormente peggiorate. La situazione è un peso fisico e psicologico inaccettabile per le persone che vi sono alloggiate.

L’associazione Netzwerk Asyl Aargau ha iniziato la campagna “500 persone per le comunità in Argovia” per le comunità e le città di aumentare volontariamente la loro quota di accoglienza. Questo dà la possibilità di creare la capacità necessaria nei cantoni e registrare “spazio libero” presso il governo federale per l’accoglienza di persone provenienti da quei campi precari. Numerosi comuni hanno già dato un feedback positivo.

Aarau, Baden, Brugg, Laufenburg, Lenzburg e Windisch hanno espresso alla Confederazione la loro disponibilità ad accogliere nei loro comuni persone provenienti da Moria per motivi umanitari. Il prossimo passo è quello di impegnarsi in discussioni con il governo federale e il cantone per indagare sulla risoluzione dei problemi e affrontare insieme le soluzioni per la futura accoglienza comunale.

Nonostante il gran numero di risposte positive alla richiesta dell’associazione Netzwerk Asyl Aargau, rimangono alcune riserve sulla campagna per alcuni comuni. Tra questi ci sono Wohlen, Ennetbaden e Wettingen. Mentre questi comuni riconoscono la situazione delle persone nei campi greci, rifiutano ancora la richiesta a causa di una serie di diverse preoccupazioni amministrative.

Competenze del governo federale e del cantone

Una ragione per la riserva è la netta separazione delle competenze tra il governo federale e i comuni. Per non superare queste competenze, i comuni vogliono astenersi dall’esercitare una pressione comunale sul governo federale. Ciononostante, a volte si aggiunge esplicitamente che sarebbero disposti ad accogliere i rifugiati e che avrebbero anche delle capacità di alloggio, che però verrebbero messe a disposizione solo in caso di una corrispondente richiesta da parte del cantone.

Onere finanziario

Inoltre, per molti comuni non è chiaro a quanto ammonterebbero i costi per l’accoglienza di ulteriori persone. Qui sono state sollevate diverse cifre in relazione a ciò che i comuni devono calcolare. Si fa anche riferimento al percorso procedurale: I comuni non sarebbero in grado di impegnarsi in un’accoglienza aggiuntiva senza che il budget per essa sia ufficialmente approvato altrove.

Adempimento dei compiti

Molti comuni dichiarano di occuparsi già di un numero di rifugiati nettamente superiore a quello che dovrebbero secondo la chiave cantonale. Anche questo aspetto dimostra che sono disposti ad assumersi delle responsabilità nel sistema d’asilo svizzero, ma si aspettano anche questo dagli altri comuni.

Possibilità di alloggio

In alcuni casi, la mancanza di un alloggio è citata come motivo di rifiuto. Questo aspetto è spesso solo un’istantanea della situazione in molti comuni. In particolare, il cambiamento delle esigenze di spazio durante la pandemia di Covid ha dimostrato che in molti luoghi è possibile rendere disponibili ulteriori proprietà per l’alloggio con breve preavviso.

Se questi motivi siano stati pretestuosi o effettivamente decisivi per la decisione, noi di SEEBRÜCKE Svizzera vorremmo saperlo e chiediamo quindi alla Confederazione di non bloccare più la strada all’accoglienza comunale delle persone in fuga.

La campagna è ancora in corso! In dodici comuni si attende ancora una risposta alla richiesta dell’associazione Netzwerk Asyl Aargau. Per continuare a costruire la pressione dal basso insieme ai comuni solidali, ogni sostegno alla campagna è benvenuto. Che sia attraverso i media, azioni o lettere, siate creativi!