Dopo che negli ultimi mesi dieci grandi città svizzere si sono già dichiarate pronte ad accogliere i rifugiati nei campi delle isole greche di fronte al disastro umanitario, sempre più città e villaggi più piccoli si dichiarano pronti ad accogliere i rifugiati. Ciò aumenta la pressione sulla consigliera federale Karin Keller-Sutter, che blocca l’accoglienza dei rifugiati da parte delle città a livello federale. Le condizioni legali per questo sono già in vigore.
In una prima ondata di riscontri positivi, sei città hanno dichiarato pubblicamente la loro disponibilità ad accogliere i rifugiati e l’hanno comunicato al Consiglio federale:
Wohlen (BE): Il Comune di Wohlen ha scritto al SEM chiedendogli di intensificare significativamente gli aiuti suburbani, e in particolare l’accoglienza senza complicazioni dei rifugiati vulnerabili del campo bruciato di Moria, in considerazione della situazione umanitaria di Lesbo. Allo stesso tempo, la comunità offre, nei limiti delle sue possibilità, sia un sostegno finanziario per gli aiuti locali, sia un sostegno sotto forma di alloggio e assistenza nella comunità.
Sevelen (SG): Il comune di Sevelen è disposto ad accogliere e ad occuparsi di una famiglia oltre ai rifugiati già assegnati.
Arlesheim (BL): Il consiglio locale sostiene la richiesta dei firmatari e ha confermato la sua volontà di accettare altre cinque persone da un campo su un’isola greca. Il Cantone è stato informato di questa disponibilità.
Baden (AG): La città di Baden è disposta a prendere in considerazione ulteriori ammissioni se la Confederazione e il Cantone creano le condizioni legali. Questo è stato comunicato alla Confederazione attraverso l’Iniziativa delle città per le politiche sociali.
Penthalaz (VD): Il comune di Penthalaz si aspetta che la Svizzera fornisca un’accoglienza adeguata alle persone provenienti dai campi greci per ridurre la situazione di emergenza e si dichiara disposto ad accogliere le famiglie.
La città di Losanna (VD) ha espresso ancora una volta la sua disponibilità ad accogliere persone e i suoi sforzi per lavorare ad una soluzione a livello federale. La città spera di collaborare con le altre città ospitanti
La richiesta alle città è stata fatta con una petizione, che può continuare ad essere utilizzata per aumentare ulteriormente il numero di città disposte a ricevere visitatori e renderla visibile.